GOEL Bio nasce dalla necessità di contrapporre alla violenza mafiosa la forza della cooperazione sociale. Come il resto di GOEL – Gruppo Cooperativo, GOEL Bio vuole dimostrare che l’etica non è solo moralmente giusta, ma anche economicamente efficace.
Nel concreto, significa non essere più soli di fronte alle aggressioni di stampo mafioso e contare su una rete di sostegno dai confini nazionali ed internazionali: GOEL ha quindi istituito un fondo di solidarietà per risarcire i danni subiti dai soci vittime di aggressioni.
Le aggressioni subite da chi decide di dire no alla ‘ndrangheta anche nel settore agricolo rappresentano infatti un bollettino di guerra. Qui di seguito quasi tutte le aggressioni subite sino ad oggi solo dai soci di GOEL Bio (senza contare il resto del Gruppo)
- Bomba al ristorante Amal;
- Incendio alloggi casa padronale;
- Incendi annuali;
- Incendio in sequenza delle due botti esterne alla locanda;
- Incendio frantoio, macchine ed attrezzature, capannone e impianto fotovoltaico (danno stimato intorno a 250.000 euro);
- Incendio grave dell'agrumeto, 1 ettaro e mezzo;
- Incendio quadro elettrico e pompa per l’irrigazione;
- Incendio 15 arnie;
- Incendio ricovero attrezzi agricoli;
- Incendio uliveto.
- Due furti con scasso del ricovero attrezzature;
- Furti dei capi di bestiame (pecore);
- Furti di gasolio agricolo;
- Furti di prodotti agricoli;
- Furti dei filtri dell’acqua;
- Furti con scassi;
- Furto con scasso del ricovero delle attrezzature, furto pompa irrigazione + pascolo abusivo (danno stimato intorno a 4.000 euro);
- Furto degli irrigatori (danno stimato intorno a 3.500 euro);
- Furto del trattore;
- Furto di cipolla in campo (danno stimato intorno a 10.000 euro);
- Furto di due cavalli;
- Furto di frutti;
- Furto di frutti pendenti e danni a recinzione fondo agricolo (danno stimato intorno a 4.500 euro);
- Furto di 40 arnie;
- Furto di 4 mucche;
- Furto di una vacca;
- Furto di trattore (danno stimato intorno a 15.000 euro);
- Stillicidio piccoli furti: legname, frutti, piante, attrezzature, ecc.;
- Tentativo di furto con gru (trattore, attrezzature agricole);
- Tentativo di furto di un camioncino.
- Allagamenti;
- Arnie danneggiate;
- Attentato intimidatorio: 5 o 6 colpi di fucile alla saracinesca;
- Avvelenamento di tutte le arnie;
- Avvelenamenti agricoli;
- Colpo di fucile contro le arnie;
- Pascolo abusivo continuo;
- Pascolo abusivo (capre che hanno distrutto 100 piante di vite, e altri danni da pascolo abusivo);
- Pascolo abusivo (mucche) a seguito di una testimonianza (seguita da condanna) a favore di altri agricoltori;
- Pascolo abusivo con danneggiamento colture e furto trattore (danno stimato intorno a 18.000 euro);
- Sporadicamente pascolo abusivo;
- Taglio reti recinzione.
- Due denunce e processi per pascolo abusivo (con assoluzione);
- Lettere con minacce di morte e relativa denuncia;
- Minacce più o meno velate;
- Molestie e rumori notturni intenzionali;
- Ritrovamento bottiglia contenente liquido infiammabile con accendino all’ingresso della locanda;
Ultimamente GOEL ha inaugurato un nuovo approccio che si è rivelato particolarmente efficace: dopo ogni aggressione significativa organizza una “Festa della Ripartenza”.
Infatti, la ‘ndrangheta, con le aggressioni, non vuole produrre solo danni economici ma anche diffondere depressione sociale. Allora GOEL, ogni qualvolta qualcuno dei soci viene aggredito, organizza una grande festa accompagnata da una mobilitazione mediatica nazionale, in modo da dimostrare platealmente alla ‘ndrangheta come l’attentato alla fine produca effetti positivi su chi viene colpito: il danno viene riparato e l’azienda riparte efficacemente, a volte più forte di prima, grazie alla vasta rete locale, nazionale ed internazionale di supporto a GOEL.
Se vuoi farne parte anche tu, scrivici.
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