"Siamo stati in silenzio perché, come tanti, abbiamo dovuto rivoluzionare in pochi giorni la nostra organizzazione, per adattarci all’emergenza Coronavirus, applicando scrupolosamente tutte le norme di salvaguardia e cercando di continuare, ove possibile, il lavoro in piena sicurezza.
Alcune attività sono state temporaneamente sospese, come I Viaggi del GOEL o il progetto riCALABRIA, per esempio. I servizi centrali del Gruppo sono stati riorganizzati con il lavoro a distanza, il cosiddetto 'smart working'.
Altre nostre attività invece, nel rispetto delle norme di sicurezza, stanno facendo la loro piccola parte per evitare che l’Italia si fermi. Soprattutto in ambito produttivo. Come, per esempio, i nostri agricoltori di GOEL Bio, che continuano con la produzione degli agrumi, dei succhi, delle marmellate, in un momento in cui c’è tanta richiesta ed è più che mai importante mangiare in modo salutare e biologico.
E quindi continuiamo, in sicurezza, rispettando tutte le prescrizioni, ma continuiamo. Perché anche questo è un modo per fare la nostra parte, in un momento così drammatico. Le conseguenze umane, prima di tutto, ma anche sociali ed economiche, per tutti, ma specie per una regione così fragile e 'impreparata' come la Calabria, saranno certamente drammatiche. Ma anche allora ci saremo come GOEL, come abbiamo sempre fatto. Non ci tireremo indietro e ci rimboccheremo le maniche, come la notoria tenacia dei Calabresi onesti sa fare, convinti (come in un’epigrafe che ho recentemente letto presso un ospedale) che 'SPES VITAM SVSCITAT', la Speranza riaccende la Vita".
Vincenzo Linarello, presidente di GOEL - Gruppo Cooperativo
Share On