"Le proprietà di seguito riportate sono tratte da testi e pubblicazioni cartacee ed elettroniche reperibili online, anche di carattere scientifico. I link agli studi scientifici sono in chiaro.
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Composto per l’80% da acqua, il mandarino (o Citrus Reticulata) prende il nome dai funzionari dell’antico impero cinese da cui proviene, chiamati così dal portoghese mandarim, ministro o consigliere.
Ha un contenuto calorico (72 kcal per 100 grammi) e un carico glicemico (quasi 18 grammi su 100) non trascurabili ma è un frutto ricco di sali minerali, soprattutto di potassio (210 milligrammi per 100 grammi), che lo rende un alimento adatto agli sportivi per la prevenzione dei crampi muscolari.
Contiene vitamina A, utile per la salute degli occhi e della pelle, nonché le vitamine B1 e B2, che favoriscono la digestione e aiutano il metabolismo. Ma soprattutto, il mandarino è fonte di vitamina C (42 mg per 100 grammi) che accresce l’assorbimento del ferro, aiuta il sistema immunitario e contribuisce alla formazione del collagene per la normale funzione dei vasi sanguigni, delle ossa e della pelle.
L’azione contro l’invecchiamento cellulare della vitamina C viene coadiuvata dai flavonoidi: composti chimici naturali presenti nella buccia e nella polpa di tutti gli agrumi, hanno numerose proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.
I flavonoidi presenti infatti in tutte le varietà di agrumi bloccano infatti i radicali liberi, molecole in squilibrio energetico, “cedendo” loro l’elettrone che manca ed evitando che “aggrediscano” altre cellule e quindi avviino processi di invecchiamento o di alterazione cellulare. Gli oli essenziali contenuti nella buccia hanno proprietà antisettiche.
Alcuni studi scientifici affermano che
- L’estratto di buccia di mandarino sembri avere un’azione anticolesterolemica;
- La nobletina, flavonoide della buccia, sembri attenuare la dislipidemia e l’aterosclerosi associata all’insulino-resistenza;
- L’esperidina, flavonoide della buccia e della polpa, sembri avere un potenziale antiepilettico;
- La tangeretina, flavonoide della buccia, sembri indurre all’apoptosi, ovvero al suicidio, le cellule della leucemia promielocitica.
Attenzione: nel caso di acidità di stomaco, malattia da reflusso gastroesofageo ed emorroidi, si consiglia cautela nel consumo. In caso di dubbi, consultare il proprio medico di fiducia.
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