"Le proprietà di seguito riportate sono tratte da testi e pubblicazioni cartacee ed elettroniche reperibili on-line, anche di carattere scientifico. I link agli studi scientifici sono in chiaro. Tuttavia, questi dati, di cui non si garantisce la loro fondatezza e/o la loro validità scientifica, vengono forniti esclusivamente a scopo informativo e bibliografico, non rappresentando in alcun modo informazioni a carattere medico o scientifico. Si declina, pertanto, ogni responsabilità per l'utilizzo delle informazioni qui di seguito riportate. Per qualsiasi utilizzo a scopo terapeutico, medico o nutraceutico, consultare il proprio medico di fiducia"
Composto da oltre il 90% d’acqua, il peperoncino, o Capsicum Annuum, si caratterizza per il basso contenuto calorico (20 kcal per 100 grammi) e l’assenza di grassi.
Contiene sali minerali come calcio, magnesio, fosforo, ma è soprattutto la presenza di potassio (175 mg per 100 grammi) che lo rende un alimento adatto agli sportivi per la prevenzione dei crampi muscolari.
Ha una discreta presenza di carotenoidi/vitamina A, utile per la salute degli occhi e della pelle, ma è soprattutto fonte di vitamina C (circa 200 mg per 100 grammi), che accresce l’assorbimento del ferro, aiuta il sistema immunitario e contribuisce alla formazione del collagene per la normale funzione dei vasi sanguigni, delle ossa e della pelle.
Le sue più importanti proprietà salutistiche derivano dalla capsaicina, la molecola grassa prodotta dalla pianta nell’area che circonda i semi. La funzione vasodilatatoria della capsaicina è nota: infatti, la molecola stimola il CGRP, il peptide correlato alla calcitonina, potente vasodilatatore che regola la pressione arteriosa. Così come sono noti gli effetti gastroprotettivi della capsaicina. Ma dalla gestione del dolore all’obesità, passando per i disturbi gastrici, cardiovascolari ed urologici, sono molti di più gli ambiti in cui la capsaicina è studiata per le sue qualità.
Alcuni studi scientifici affermano che
- La capsaicina sembra possa prevenire l’obesità indotta dalla dieta;
- Il consumo a breve termine di capsaicina sembri aumentare la sensazione di sazietà, diminuire il senso di fame e avere un impatto positivo sul glucosio e l’insulina presenti nel sangue. Nello specifico, sembra che la capsaicina attenui l’iperinsulinemia postprandiale negli adulti sani e migliori sia l’iperglicemia postprandiale che l’iperinsulinemia nelle donne con diabete gestazionale;
- La somministrazione di capsaicina e isoflavone sembra possa ridurre la pressione arteriosa in soggetti ipertesi;
- La capsaicina sembra rallenti il processo di aterosclerosi;
- L’azione antiossidante della capsaicina sembra rallenti l’ossidazione delle LDL, il colesterolo “cattivo”;
- Il consumo regolare di peperoncino per 4 settimane sembra aumentare la resistenza delle lipoproteine sieriche all’ossidazione in adulti di entrambi i sessi;
- La capsaicina sembra ridurre l’ulcera gastrica indotta da Helicobacter pylori e, in vitro, sembra inibire la crescita dello stesso batterio. Studi epidemiologici in India suggeriscono che il consumo di peperoncino sia inversamente proporzionale all’incidenza di ulcera peptica.
Attenzione: nel caso di acidità di stomaco, malattia da reflusso gastroesofageo ed emorroidi, si consiglia cautela nel consumo. In caso di dubbi, consultare il proprio medico di fiducia.
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